venerdì 3 maggio 2013


LIBRO:


Ci si ritrova spesso, nel corso della lettura del libro, di fronte ad attacchi nemici improvvisi  preceduti da diffusioni di gas o di altri elementi tossici volti a stordire o uccidere l’ avversario.
“La mano mi scuote: io volgo la faccia, nel bagliore di un secondo distinguo il viso di Katzinski. Ha la bocca spalancata e urla qualcosa ch’ io non arrivo a sentire: continua a scrollarmi, si avvicina; e in un momento di minor rumore, le sue parole mi raggiungono: <<Gas! Gas! Gas! Passa la voce!>>” – cap. IV, “Niente di nuovo sul fronte occidentale”.

La Grande Guerra vide infatti il proliferare di dispositivi chimici e gas tossici che, annientando inesorabilmente (almeno agli inizi) il nemico, permettevano agli eserciti, bloccati nelle trincee, di evitare lunghe e pericolose situazioni di stallo.
I gas impiegati furono i più diversi, tutti letali specialmente all’ inizio del conflitto quando le tecnologie di difesa erano ancora scarse ed inefficaci.
Qui di seguito una tabella riportante i dati sul numero di vittime causate dai vari gas:



NAZIONE                                                                                   TOTALE VITTIME DEI GAS

Austria-Ungheria                                                                                        100,000

Francia                                                                                                      190,000

Germania                                                                                                  200,000

Italia                                                                                                           60,000
  
Russia                                                                                                      419,340

USA                                                                                                          72,807

I gas tossici adoperati nella Prima Guerra Mondiale appartengono a 4 categorie: i lacrimogeni, gli starnutenti, gli irritanti dell`apparato respiratorio e gli ulceranti.

-          Lacrimogeni

            Benzyl bromide: tedesco; primo uso marzo 1915;
Bromacetone: usato da alleati e austriaci; moderatamente persistente; asfissiante in     concentrazione                  elevata; introdotto nel 1916;
            Dibrommethylethylketone: usato da tedeschi e austriaci; letale se concentrato; introdotto nel 1916
Ethyl iodoacetate: britannico; alta persistenza; gli effetti terminano fuori dall'area contaminata; introdotto nel 1916;
Monobrommethylethylketone: tedesco e austriaco; potentissimo; moderatamente persistente; asfissiante in concentrazione elevata; introdotto nel 1916;
Xylyl bromide: tedesco; potente; introdotto nel 1915.

-          Starnutenti

Diphenylchloroarsine: tedesco; consisteva in una polvere finissima capace di penetrare le maschere antigas, dispersa tramite proiettili di artiglieria; in concentrazione provocava conati di vomito e potenti mal di testa; noto come "Croce Blu", introdotto nel 1917;
Diphenylcyonoarsine: tedesco; potentissimo; identiche caratteristiche rispetto al precedente, che sostituì all'interno dei proiettili "Croce Blu";
Ethyldichloroarsine: tedesco; noto come "Croce Gialla I" e più tardi come "Croce Verde III", introdotto nel marzo 1918.

-          Irritanti dell'apparato respiratorio

Arsenic trichloride: vedi "Hydrogen cyanide";
Chlorine: usato sia da alleati che ta tedeschi; irrorato tramite bombole; con l'umidità formava acido cloridrico; causava vomito e se concetrato poteva provocare la morte per spasmi della laringe; introdotto nel 1915;
Chloroform: vedi "Hydrogen cyanide";
Chloromethyl chloroformate: impiegato da alleati e tedeschi; disperso da proiettili di artiglieria; introdotto nel 1915;
Chloropicrin: usato sia da alleati che da tedeschi; potentissimo; utilizzabile sia tramite bombole che tramite proiettili, ma in particolare con questi ultimi in congiunzione con altri gas; noto come "Croce Verde I", introdotto nel 1916;
Cyanogen bromide: austriaco; miscela basata sul cianogeno; immediatamente mortale se concentrato, altrimenti incapacitante; causa vertigini, malditesta, dolori polmonari, ma nessun effetto permanente; introdotto nel 1916;
Dichlormethylether: tedesco; introdotto nel 1918;
Hydrogen cyanide: Alleato; miscela basata sul cianogeno; immediatamente mortale se concentrato, altrimenti incapacitante; causa vertigini, malditesta, dolori polmonari, ma nessun effetto permanente; disperso tramite proiettili d'artiglieria; introdotto nel 1916;
Phosgene (carbonyl chloride): usato da alleati e tedeschi; potentissimo; pericoloso in particolare per i suoi effetti ritardati che causavano una morte improvvisa anche 48 ore dopo l'esposizione e spesso la vittima non realizzava neppure di essere stata sottoposta al gas; irrorato da bombole in congiunzione con la Chlorine (vedi) e da proiettili d'artiglieria da sola; introdotta nel 1915;
Stannic chloride: vedi "Hydrogen cyanide";
Trichloromethylchloroformate (diphosgene): alleato e tedesco; stessi effetti del Phosgene (vedi); disperso da proiettili d'artiglieria di solito in combinazione con altri gas; introdotto nel 1916.

-          Ulceranti

Dichlorethylsulphide (Mustard gas): usato da alleati, tedeschi e austriaci; noto anche come "Croce Gialla" e Yprite; uno dei gas più efficaci, benché ufficialmente i suoi effetti non venissero considerati letali; provocava vesciche e ustioni sulla pelle, anche attraverso i vestiti, causando cecità (normalmente temporanea) e se inalato la morte, bruciando l'apparato respiratorio; diffuso tramite proiettili d'artiglieria; persisteva anche diversi giorni in ideali condizioni climatiche; introdotto nel 1917.

Prima di concludere con questo post dedicato alla diffusione dei gas tossici nel primo conflitto mondiale, trovo curioso far notare come alla fine della guerra, tutte le nazioni del mondo bandirono ufficialmente l'utilizzo dei gas letali durante qualsiasi genere di conflitto. Ironicamente, lo stesso Adolf Hitler, caporale porta-ordini, sopravvissuto a molteplici attacchi chimici nelle Fiandre, fu una delle voci di condanna più forti all'indirizzo di questo modo inumano di guerreggiare.

Fabio Ducato

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