LIBRO:
Ci si ritrova spesso, nel corso della
lettura del libro, di fronte ad attacchi nemici improvvisi preceduti da diffusioni di gas o di altri
elementi tossici volti a stordire o uccidere l’ avversario.
“La mano mi scuote: io volgo la faccia, nel bagliore di un
secondo distinguo il viso di Katzinski. Ha la bocca spalancata e urla qualcosa
ch’ io non arrivo a sentire: continua a scrollarmi, si avvicina; e in un
momento di minor rumore, le sue parole mi raggiungono: <<Gas! Gas! Gas!
Passa la voce!>>” – cap. IV, “Niente di nuovo sul fronte occidentale”.
La Grande Guerra vide infatti il proliferare di dispositivi
chimici e gas tossici che, annientando inesorabilmente (almeno agli inizi) il
nemico, permettevano agli eserciti, bloccati nelle trincee, di evitare lunghe e
pericolose situazioni di stallo.
I gas impiegati furono i più diversi, tutti letali
specialmente all’ inizio del conflitto quando le tecnologie di difesa erano
ancora scarse ed inefficaci.
Qui di seguito una tabella riportante i dati sul numero di
vittime causate dai vari gas:
NAZIONE TOTALE
VITTIME DEI GAS
Austria-Ungheria
100,000
Francia 190,000
Germania 200,000
Italia 60,000
Russia 419,340
USA 72,807
I gas tossici adoperati nella Prima Guerra Mondiale appartengono
a 4 categorie: i lacrimogeni, gli starnutenti, gli irritanti dell`apparato
respiratorio e gli ulceranti.
-
Lacrimogeni
Benzyl
bromide: tedesco; primo uso marzo 1915;
Bromacetone:
usato da alleati e austriaci; moderatamente persistente; asfissiante in concentrazione elevata; introdotto nel 1916;
Dibrommethylethylketone:
usato da tedeschi e austriaci; letale se concentrato; introdotto nel 1916
Ethyl
iodoacetate: britannico; alta persistenza; gli effetti terminano fuori
dall'area contaminata; introdotto nel 1916;
Monobrommethylethylketone:
tedesco e austriaco; potentissimo; moderatamente persistente; asfissiante in
concentrazione elevata; introdotto nel 1916;
Xylyl bromide: tedesco; potente; introdotto nel 1915.
-
Starnutenti
Diphenylchloroarsine:
tedesco; consisteva in una polvere finissima capace di penetrare le maschere
antigas, dispersa tramite proiettili di artiglieria; in concentrazione
provocava conati di vomito e potenti mal di testa; noto come "Croce
Blu", introdotto nel 1917;
Diphenylcyonoarsine:
tedesco; potentissimo; identiche caratteristiche rispetto al precedente, che
sostituì all'interno dei proiettili "Croce Blu";
Ethyldichloroarsine:
tedesco; noto come "Croce Gialla I" e più tardi come "Croce
Verde III", introdotto nel marzo 1918.
-
Irritanti
dell'apparato respiratorio
Arsenic trichloride: vedi "Hydrogen
cyanide";
Chlorine:
usato sia da alleati che ta tedeschi; irrorato tramite bombole; con l'umidità
formava acido cloridrico; causava vomito e se concetrato poteva provocare la
morte per spasmi della laringe; introdotto nel 1915;
Chloroform: vedi "Hydrogen cyanide";
Chloromethyl
chloroformate: impiegato da alleati e tedeschi; disperso da proiettili di
artiglieria; introdotto nel 1915;
Chloropicrin:
usato sia da alleati che da tedeschi; potentissimo; utilizzabile sia tramite
bombole che tramite proiettili, ma in particolare con questi ultimi in
congiunzione con altri gas; noto come "Croce Verde I", introdotto nel
1916;
Cyanogen
bromide: austriaco; miscela basata sul cianogeno; immediatamente mortale se
concentrato, altrimenti incapacitante; causa vertigini, malditesta, dolori
polmonari, ma nessun effetto permanente; introdotto nel 1916;
Dichlormethylether: tedesco; introdotto nel 1918;
Hydrogen
cyanide: Alleato; miscela basata sul cianogeno; immediatamente mortale se
concentrato, altrimenti incapacitante; causa vertigini, malditesta, dolori
polmonari, ma nessun effetto permanente; disperso tramite proiettili
d'artiglieria; introdotto nel 1916;
Phosgene
(carbonyl chloride): usato da alleati e tedeschi; potentissimo; pericoloso in
particolare per i suoi effetti ritardati che causavano una morte improvvisa
anche 48 ore dopo l'esposizione e spesso la vittima non realizzava neppure di
essere stata sottoposta al gas; irrorato da bombole in congiunzione con la
Chlorine (vedi) e da proiettili d'artiglieria da sola; introdotta nel 1915;
Stannic chloride: vedi "Hydrogen cyanide";
Trichloromethylchloroformate
(diphosgene): alleato e tedesco; stessi effetti del Phosgene (vedi); disperso
da proiettili d'artiglieria di solito in combinazione con altri gas; introdotto
nel 1916.
-
Ulceranti
Dichlorethylsulphide (Mustard gas): usato da alleati,
tedeschi e austriaci; noto anche come "Croce Gialla" e Yprite; uno
dei gas più efficaci, benché ufficialmente i suoi effetti non venissero
considerati letali; provocava vesciche e ustioni sulla pelle, anche attraverso
i vestiti, causando cecità (normalmente temporanea) e se inalato la morte,
bruciando l'apparato respiratorio; diffuso tramite proiettili d'artiglieria;
persisteva anche diversi giorni in ideali condizioni climatiche; introdotto nel
1917.
Prima di concludere con questo post dedicato alla diffusione
dei gas tossici nel primo conflitto mondiale, trovo curioso far notare come alla fine della guerra, tutte le nazioni del mondo bandirono
ufficialmente l'utilizzo dei gas letali durante qualsiasi genere di conflitto.
Ironicamente, lo stesso Adolf Hitler, caporale porta-ordini, sopravvissuto a molteplici attacchi
chimici nelle Fiandre, fu una delle voci di condanna più forti all'indirizzo di
questo modo inumano di guerreggiare.
Fabio Ducato
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